Il protocollo RARP (Reverse Address Resolution Protocol) è molto meno usato, esso significa Protocollo ARP inverso, si tratta quindi di una sorta di annuario inverso degli indirizzi logici e fisici.
In realtà il protocollo RARP è essenzialmente usato per le workstation senza disco rigido e che desiderano conoscere il loro indirizzo fisico.
Il protocollo RARP permette ad una workstation di conoscere il proprio indirizzo IP partendo da una tabella di corrispondenza tra indirizzi MAC (indirizzi fisici) e indirizzi IP hosted su un gateway posto sulla stessa rete locale (LAN).
Per fare questo bisogna che l’amministratore parametri il gateway (router) con la tabella di corrispondenza degli indirizzi MAC/IP. In effetti, a differenza dell’ARP, questo protocollo è statico.
Bisogna quindi che la tabella di corrispondenza sia sempre aggiornata per permettere la connessione di nuove schede di rete.
RARP soffre di numerose limitazioni. Ha bisogno di molto tempo d’amministrazione per mantenere delle tabelle importanti nei server.
Questo è ancora più vero quanto la rete è più grande.
Si pone quindi il problema delle risorse umane necessarie alla manutenzione delle tabelle di corrispondenza e delle capacità dell’hardware che ospita la parte server del protocollo RARP.
In effetti, RARP permette a più server di rispondere a delle richieste, anche se non prevede dei meccanismi che garantiscano che tutti i server siano capaci di rispondere, ne che possano rispondere nello stesso modo. Così, in questo tipo di architettura non si deve fare affidamento ad un server RARP per sapere se un indirizzo MAC può essere collegato ad un indirizzo IP perché altri server ARP possono avere una risposta diversa.
Altro Limite del protocollo ARP
Un altro limite di RARP è che un server non può servire una sola LAN. Per attenuare i primi due problemi di amministrazione, il protocollo RARP può essere sostituito dal protocollo DRARP, una sua versione dinamica.
Un altro approccio consiste nell’usare un server DHCP, che invece permette una risoluzione dinamica degli indirizzi. Inoltre, DHCP è compatibile con il protocollo BOOTP. E dato che
quest’ultimo è routabile, può quindi servire più LAN. Ma funziona solo con IP.
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